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Radiotecnica Italiana - Firenze

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La Radiotecnica Italiana era un’Istituto Nazionale di Propaganda per le Radiocomunicazioni fondato nel 1923 a Firenze con lo scopo di diffondere la radiofonia in Italia rendendola accessibile a tutti. Inizialmente veniva utilizzato un logo con scritte in oro racchiuse in una corona di alloro e sormontate dai due stemmi dello Stato in vigore 27 marzo 1927 all'11 aprile 1929 (Fig. 1). Successivamente venne adottato un logo simile ma sormontato dal nuovo stemma dello Stato in vigore dall'11 aprile 1929 al 26 ottobre 1944 (Fig. 2). Ma il logo più diffuso a livello tipografico fu quello senza stemmi di Stato (Fig. 3).

Secondo il fondatore, il dott. Gaetano Solanelli Giovannetti (Fig. 4), speculatori ciarlatani avevano sfruttato impunemente per diversi anni la buonafede del pubblico appassionato seminando ovunque delusione e diffidenza. Inoltre, buoni apparecchi erano troppo costosi ed erano acquistabili soltanto da pochi privilegiati. La buona diffusione della radiofonia in Italia, secondo Solanelli, si poteva raggiungere solo riducendo al minimo il costo degli apparecchi e organizzando le radiodiffusioni in Italia con gli stessi criteri delle più progredite nazioni del mondo. “Costruire bene e vendere molto, in modo da realizzare il minimo costo. Vendere soltanto apparecchi che garantiscono praticità e regolarità di funzionamento, adattabili a tutti i paesi d’Italia, anche quelli in cui non esiste ancora l’illuminazione elettrica e in quelle località, e sono molte in Italia, dove la corrente luce, generata da piccoli motori stanchi, ha continue oscillazioni di tensioni. Seguire costantemente e pazientemente il cliente nell’uso dell’apparecchio radioricevente fino a quando non dichiara che è completamente soddisfatto e tenerlo costantemente al corrente di quei perfezionamenti tecnici che siano reali (e non reclamistici) e seriamente pratici”. Gli utili commerciali dell’Istituto si sarebbero dovuti utilizzare e limitare alle spese di propaganda così da consentire forti sconti e facilitazioni di pagamento sui prezzi di listino di qualsiasi ditta commerciale nazionale od estera.

L’organizzazione commerciale dell’Istituto permetteva la fornitura di qualsiasi apparecchio o articolo di radiofonia di produzione nazionale od estera, selezionati fra i migliori reperibili sul mercato. Inoltre assemblava in proprio alcuni modelli utilizzando materiali prodotti altrove offrendo infine assistenza e riparazione di qualsiasi apparecchio tanto di ricezione che di trasmissione radiofonica. La sede dell’Istituto era presso il Palazzo dello Strozzino in Piazza Strozzi 6 a Firenze ma sugli elenchi telefonici dell’epoca e sulle visure camerali risultano diversi altri indirizzi come via Campo di Arrigo 84, via G. Prati 29, via degli Alfani 63, via S. Zanobi fino all’ultimo indirizzo registrato al 1932 in via Sassetti 2. Tutte queste sedi diverse non avrebbero avuto senso per una ditta che ha avuto una così breve vita se non fosse stato ritrovato un documento importantissimo: i dati e le memorie sulle radiocomunicazioni del Consiglio Nazionale delle Ricerche del 1930 (Fig. 5). In una tabella sono riportati una serie di dati quali la denominazione, il numero degli operai (15 unità), il tipo di produzione (trasformatori ad alta e bassa frequenza e montaggio di apparecchi radiofonici), la capacità produttiva (proporzionata alle richieste ma in grado di svilupparsi in brevissimo tempo) e fra le osservazioni viene riportato il fatto che i lavori sono eseguiti al domicilio degli operai. 



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