Radio rare o inedite

 Grazie a Paolo Marcaccini, abbiamo la possibilità di vedere nel dettaglio questa altra rarità assoluta: un FIdo Radiomarelli mod. RD76 Prima serie color rosso/carminio. Un altro tassello completa la serie dei Fido speciali.

Fra le versioni rare del Fido Rd76 della Radiomarelli, il primo di tutta la fortunata serie, vi è proprio questa versione Rossa.
La casa tentò di proporre una serie di varianti colore del mobile in alternativa al classico marrone tipico della bakelite più o meno screziato. I colori di cui abbiamo conoscenza sono il rosso carminio e il verde acqua. Ovviamente la bakelite non permetteva tali colorazioni, tanto è vero che questi mobiletti vivacemente colorati sono stati realizzati sempre con resine termoindurenti, ma non certo fenoliche. Quindi si tratta anche di uno dei primi impieghi di resine sintetiche di tipo "moderno" rispetto alla bakelite. Si rimanda all'estratto pubblicitario dal quale si evince che la Radiomarelli produceva varianti colore del famoso RD76 FIDO I° serie ad un prezzo maggiorato di 55 lire cliccando qui.

Altra versione molto molto rara, mai vista prima in questo curioso colore! anche le manopoline sono in tinta... ma cosa ancora più rara, oltre al colore che di per se già costituisce una notizia, è lo stato in cui si trova: le foto sono state scattate praticamente subito dopo l'apertura della scatola che lo conteneva ancora sigillata, mai aperta!!! Si rimanda all'estratto pubblicitario dal quale si evince che la Radiomarelli produceva varianti colore del famoso RD76 FIDO I° serie ad un prezzo maggiorato di 55 lire cliccando qui.

Si tratta probabilmente di un esemplare di Radiorurale mai venduto con i classici emblemi e una volta caduto il regime, o ancor prima (1940) l'Ente Radio Rurale, la Philips lo avrebbe dotato di una griglia all'altoparlante di tipo seriale, senza riferimenti al regime. Inoltre la ditta dotò l'apparecchio di un basamento differente (normalmente il mobile aveva due piedini, vedi qui) e il logo smaltato della ditta.

Se così non è andata, probabilmente nel dopoguerra la scuola che deteneva tale apparecchio, per poterlo continuare ad utilizzare in pubblico "epurato" dagli emblemi fascisti, lo rimandò alla casa milanese per fargli fare un po' di maquillage. Questo perchè i lavori di modifica effettuati sono di fattura industriale e non artigianale. Altre spiegazioni non sono riuscito a trovarle.

 Comparsa su subito questa SIRAC mod. Supersirac 7 è in Italia una rarità assoluta ma ricorda qualcosa di oltreoceano: La General Electric mod. J100. 

Si tratta sicuramente di un apparecchio bizzarro. E' il noto Stromberg Carlson mod. 846 ma in una veste in stile cinese. Sono curati anche i  minimi particolari ma l'insieme è a dir poco kitch!