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| | Dettaglio della bella maniglia in bronzo brunito, appositamente realizzata per questa serie. Il metallo scuro spicca sulla grande superficie chiara dell'impiallacciatura. | |

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| | Nonostante sia un'idea americana, bisogna però riconoscere che il gusto tipicamente italiano, in questo raro apparecchio, è comunque presente: il pannello dei comandi è caratterizzato da un elaborato traforo « guarnito da un damasco di seta» (Radiocorriere, n. 1 – marzo 1933), di colore verde e rifinito con manopole e mascherine in luccicante bachelite marrone. | |

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| | Vista frontale della radio aperta: si nota lo splendido pannello dei comandi che si presenta allo spettatore come un "ricco tesoro".
Penso che chiunque lo abbia progettato interpretò alla lettera il termine “Scrigno” nella sua accezione di contenitore di un “Tesoro”. Infatti, esternamente,«la cassetta di noce […], quando questa è chiusa, può figurare come soprammobile non avendo nulla in apparenza che possa farla credere un apparecchio radio» (Radiocorriere, n.1 – marzo 1933). | |

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| | Foto ravvicinata del pannello comandi.
Assistiamo ad una grande scoperta quando
si apre il coperchio, perché si presenta ai
nostri occhi il vero “tesoro”, ovvero la dovizia
dei particolari e dei materiali e non ultimo la grande
importanza della funzione che vi è contenuta (il radioricevitore). | |

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| | Stemmino in una bella bakelite screziata a forte contrasto (macchie scure su base rossiccia chiara) sul quale sono impresse in rilievo le scritte che recitano il motto della casa milanese " Il meglio in Radio". | |
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