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| | Il telaio visto posteriormente: si notano subito la coppia di grosse valvole a pera fra le quali si scorge il grosso trasformatore di alimentazione.
Le valvole, a differenza di altri telai similari della Marelli, in questo caso sono ancorate saldamente al telaio grazie a bicchieri alti tanto quanto gli zoccoli delle valvole stesse che hanno la funzione di molle che stringono adeguatamente le valvole ed evitano che esse si allentino o fuoriescano dalla propria sede ad apparecchio ribaltato. | |

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| | La classica targhetta identificativa presente su tutti i primi modelli della Radiomarelli, successivamente sostituita con meno durature targhette in carta incollate al telaio. | |

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| | Veduta laterale del telaio dal lato trasformatore: si vede la grossa piastra elettrosaldata che serve a fissare il telaio al mobile. | |

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| | Veduta laterale dal lato del condensatore variabile. Questo è caratterizzato da un massiccio cestello in zama pressofusa. Nei primi esemplari (principalmente sul Coribante) la miscela di zama era realizzata con una mescola che col tempo si altera in modo eccessivo causando forti deformazioni al variabile stesso, compromettendone, quasi sempre, la funzionalità. Successivamente invece è stata ottenuta una mescola più stabile che è riuscita a preservare dalla deformazione queste "opere d'arte". | |

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| | Logo della Magneti Marelli impresso a rilievo direttamente sull'albero del variabile. | |
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