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S.I.R. - S.A.I.R. - S.I.A.R. Torino

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Torino, come poche altre città italiane, ha dato i natali alle prime fabbriche di prodotti radiofonici, tra cui la Watt Radio, la Magnadyne, la Felice Chiappo, la Radio Pron, la Radio Lambda, tanto per citarne alcune. Fra le più antiche e note ditte torinesi vi è la SAIR, le cui trasformazioni societarie e la sua prematura fine ha contorni sfumati. Tutto ciò che possiamo oggi raccontare su questa gloriosa azienda è il frutto di meticolose ricerche, di analisi dei rari apparecchi superstiti, di fortuiti ritrovamenti di cataloghi e brochure pubblicitarie. 

La S.I.R. Società Industrie Radio fu fondata nel 1921 dal Sig. Valenza e dall’ing. Colonnetti con Amministrazione in via Ospedale n. 4 bis, magazzino vendite e officine in via Ospedale n. 6 a Torino. Inizialmente importava e commercializzava materiale radiofonico estero, in particolare di origine francese e operava nella rigenerazione “rapida e garantita” di qualsiasi valvola per TSF e RT, per raddrizzatori di corrente (Tungar) e per apparecchi medici (tubi per Raggi X).
Nel giro di soli due-tre anni la neonata Società riuscì a conquistare il pubblico e le giurie di varie Fiere e Mostre del settore tanto da meritare il Diploma di Benemerenza in occasione dell’Esposizione delle Invenzioni e Progressi Industriali di Torino Stadium nel 1923 (Fig. 1), prima esposizione pubblica della S.I.R., “[…] quando pochi sapevano che ci fosse la Radiofonia e quando in Italia eravamo i primi e soli a fabbricare ed a vendere apparecchi Radiofonici”. Sempre nello stesso anno vinse la Medaglia d’Oro della “Pro Torino”e la Medaglia di Bronzo della Società Promotrice Industria Nazionale e nel 1924 un’altra Medaglia d’Oro durante l’Esposizione Annuale delle Invenzioni e Progressi Industriali di Torino.

La scalata al successo è sorprendente tanto che a dicembre del 1924 si annoverano fra i clienti della S.I.R. nientemeno che S.M. il Re Vittorio Emanuele III, S.M. La Regina Madre, il Sommo Pontefice S.S. Pio XI, S.E. Il Duce Benito Mussolini oltre ad Osservatori Meteorologici, Gabinetti di Fisica, Case di Salute e Sanatori, Stazioni Climatiche e Grandi Alberghi, Circoli ricreativi, gli Istituti Bancari, le grandi aziende, i grandiosi transatlantici e le navi da diporto ma non i reparti militari.

Una delle attività principali della S.I.R., grazie ad “accordi presi con un’importantissima Casa estera” era la rigenerazione delle valvole bruciate di qualsiasi tipo, sia per RT che per TSF, con consegna immediata prelevando da stock di valvole già riparate presenti in deposito.
A partire da gennaio 1925 la S.I.R. iniziò la pubblicazione di un bollettino settimanale contenente i programmi delle radiotrasmissioni delle più importanti Stazioni Europee che andava ad affiancare il già famoso Bollettino-Catalogo mensile con tutte le novità del periodo ma del bollettino settimanale, inviato solamente ai clienti e collaboratori, non se ne conosce alcun esemplare.

In pochissimo tempo la ditta torinese amplia il proprio catalogo per quantità e qualità di prodotti aggiungendo agli apparecchi di propria produzione il curioso mod. Didattico a 2 valvole, semplice pannello verticale su robusto piedistallo sul quale sono montati comandi e componenti, «apparecchio dimostrativo per eccellenza […] che permette l’osservazione da ambo le parti prestandosi all’esame più minuzioso» il cui uso è strettamente e rigorosamente riservato alle scuole, gabinetti di fisica, ecc… costruito esclusivamente dietro commissione ed al puro prezzo di costo a scopo educativo.

Come già detto la S.I.R. iniziò la sua attività quando in Italia la quasi totalità degli italiani non sapeva neppure cosa fosse la Radio, tempi di dure lotte non sempre facili, ne sempre coronate dal successo ma soprattutto combattute contro il più temibile dei nemici: il Nulla! «La sera, alla chiusura si constatava che l’incasso della giornata dimostrava un’avversione insormontabile a coprire il costo giornaliero del più modesto fra i nostri collaboratori. […] Le poche decine di clienti ci erano forniti dalla cittadinanza torinese e dalla provincia. Oggi i nostri archivi ne contano più di diecimila sparsi, non solo in tutta Italia, ma anche nelle colonie da Tripoli all’Asmara, da Derna a Mogadiscio».

In breve volger di anni, grazie all’alta qualità e affidabilità dei suoi prodotti, la grande organizzazione commerciale, l’assistenza ai clienti e il giusto marketing portò la ditta ad espandersi talmente tanto da poter garantire le forniture al Turing Club Italiano e per le truppe alpine durante le grandi manovre in alta montagna (Fig. 2-2bis). Il continuo e graduale sviluppo della S.I.R. dal giorno della sua fondazione, costrinse gli Amministratori a svariati cambiamenti e modificazioni di indirizzi per trovare sedi e locali più idonei alle lavorazioni e allo sviluppo commerciale e industriale. Infatti fra il 1924 e il 1925 le officine elettromeccaniche si spostarono da via Ospedale n. 6 a via Madama Cristina n. 107 sempre a Torino (Fig. 3-4-5-6-7-8-9-10).

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